Lo scorso 28 dicembre 2023 il Consiglio dei Ministri ha approvato il decreto legislativo sulla riforma dell’IRPEF, che in linea con l’obiettivo di ridurre gradualmente l’imposta e stabilire l’equità orizzontale (come stabilito dall’art. 5 comma 1 della L. 111/2023), riduce le aliquote Irpef da quattro a tre, per il solo periodo d’imposta 2024, con conseguente rimodulazione degli scaglioni di reddito: 23% per reddito fino a 28.000 euro; 35% per redditi da 28.000 a 50.000 euro; 43% per redditi superiori a 50.000 euro. Pertanto a partire dal 1° gennaio 2024 diminuisce di due punti percentuali l’aliquota relativa alla fascia di reddito complessivo da 15.000 euro a 28.000 euro. Questo comporterà un risparmio massimo di 260 euro. Inoltre, per i titolari di un reddito complessivo superiore a 50.000 euro, l’art.2 del DLgs. stabilisce una diminuzione di 260 euro delle detrazioni spettanti per le erogazioni liberali a partiti politici, i premi assicurativi per rischio eventi calamitosi e per gli oneri la cui detraibilità è fissata nella misura del 19% (fatta eccezione per le spese sanitarie). Un’ulteriore modifica riguarda l’innalzamento a 1.955 euro (rispetto ai 1.880 euro attuali), per l’anno 2024, della detrazione prevista per i titolari di redditi da lavoro dipendente (esclusi i redditi da pensione) e di alcuni redditi assimilati fino a 15.000 euro.
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